giovedì 28 giugno 2012

Coniglio al cacao e verveine


La prima volta che ho assaggiato un loro prodotto ero all’aeroporto di Roma, provenivamo dal Marocco, mi sembra 4 anni fa..eravamo lì che aspettavamo il nostro aereo e siamo passati davanti ad una “boutique” Venchi, con le loro tavolette di cioccolata di tutti i gusti, di tutti i colori, color gianduia, fondente, bianco, con le nocciole…non vi dico che piacere prima per gli occhi, poi per il palato quando ci siamo concessi un loro gelato, così è davvero con piacere che inizio la collaborazione con Venchi il cioccolato dal 1878.




Ingredienti per 4 persone:

h 1 coniglio a pezzi
h 3 tavolette mono porzioni burro di cacao Venchi
h 6-7 foglie di verveine (in italiano erba cedrina, io dal mio vaso)
h 6-7 foglie di salvia
h 2 fili di finocchio selvatico
h 2 spicchi d’aglio
h 2 cm circa di porro tagliato fine
h 2 bicchieri circa di vino bianco
h 1 cucchiaio di olio evo
h ½ cucchiaino di zenzero in polvere
h pepe rosa a piacere


Procedimento:

Prendo un tegame capiente, vi verso il burro di cacao (ero davvero curiosa nell’aprirlo e vi assicuro che l’aroma che sprigionava aveva un intenso odore di cacao), le foglie di verbena, di salvia e finocchio, l’aglio e lascio scaldare, aggiungo il coniglio lavato a pezzi, rosolo da ambo i lati, verso un po’ di vino bianco, ½ bicchiere di acqua calda, lo zenzero in polvere, sale  e pepe a piacere, copro col coperchio e faccio andare per circa 7-8 minuti, rigirando ogni tanto. 

Intanto accendo il forno a 180° ventilato, poi il tegame lo passo dai fornelli al forno e termino la cottura, ogni tanto rigirando il coniglio ed aggiungendo se necessario vino bianco ed acqua calda, alla fine ho messo anche 1 cucchiaio di olio evo, prima di servire ho spolverato con pepe rosa.

Servo il coniglio con un’insalata di peperoni rossi conditi con olio extra vergine, sale e lime.

Consiglio:
Il burro di cacao è un ottimo sostituto del burro perché è tutto vegetale ed altamente digeribile, in più il punto di fumo è altissimo 230° (così non crea tossine), mentre quello del burro è di 120°, in cucina è molto duttile in quando avendo un sapore neutro non copre i sapori degli alimenti, bensì li esalta.

La verveine: In italiano si chiama verbena o erba cedrina, la ritrova facilmente, ha un delicato aroma di limone, ha qualità drenanti, antinfiammatorie ed analgesiche, l’ho conosciuta in Marocco, dove viene usata nelle tisane perché è tranquillante, adatta anche ai bambini.

2 commenti:

  1. Davvero interessante cara!! La ricetta e la foto mhhhhhhhhhhh mi mette una fame !! Complimenti e buona giornata da Agata

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